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Come far dormire un neonato in fascia

Come addormentare un neonato con qualche piccola strategia per la nanna.

Una delle prime cose che una donna realizza quando diventa mamma è che il sonno diventerà come un estraneo... Ad ognuna è successo, tutte le mamme almeno una volta, si sono sentite chiedere da un’amica, un parente o anche un passante: “Ma il tuo, dorme?” “Come fai a farlo dormire tutta la notte?”. E quasi sempre la risposta è no! Ma del resto è ben noto che i neonati non seguono i ritmi di veglia-sonno di un adulto. Come mai? Perché il piccolo si sveglia più volte nell’arco della giornata? State tranquilli, è tutto normale. Un neonato non percepisce la distinzione tra giorno o notte, lui non noterà alcuna differenza, nonostante durante il giorno possa essere coinvolto in diverse attività difficilmente dormirà tutta la notte.

Risvegli frequenti del neonato, da cosa dipendono?
Ovviamente ogni neonato affronta il sonno in modo soggettivo e, a seconda delle fasce d’età, le modalità e i tempi del riposo subiscono variazioni. Ad esempio, da 0 a 6 mesi i neonati dormono poco, ma spesso. La giornata di un neonato sarà scandita da micro sonni che possono avere una durata diversa. Sicuramente non saranno in grado di percepire la diversità delle fasi della giornata e quindi i risvegli saranno frequenti anche durante la notte. Mentre da 6 a 12 mesi i cicli di durata del sonno si allungano e si concentrano soprattutto la notte, per cui, probabilmente, sarà possibile iniziare a dormire un po’ di più. Il periodo però coincide con l’inizio dello svezzamento e anche con l’arrivo di nuove capacità acquisite, il bambino inizierà infatti a interagire maggiormente agli stimoli visivi e uditivi e questi fattori potrebbero comunque portare a risvegli frequenti anche dopo un periodo di tranquillità, in cui si era stabilita una certa routine. Dopo l’anno di vita (e fino ai 3 anni circa) i bambini dormono in media tra le 11 e le 14 ore, suddivise tra notte e un pisolino pomeridiano.

Come far addormentare un neonato in fascia
Un valido aiuto per il sonno diurno del neonato è dato dal babywearing, nello specifico dall’utilizzo della fascia portabebè. Infatti questo supporto per portare soddisfa le esigenze del genitore - che può occuparsi con maggior facilità delle faccende quotidiane o di altri fratelli e mantenersi quindi attivo - ma anche le necessità del bambino che si sentirà protetto e accudito mentre dorme. La fascia elastica portabebè per neonato diventa un valido alleato per il quotidiano, agevola il passaggio alla vita extrauterina perché è ciò che più si avvicina alle condizioni che il bambino ha vissuto per 9 mesi nel pancione, permette ai piccoli di riposare più a lungo mentre sono cullati dai movimenti del portatore, di sperimentare il contatto pelle a pelle tramite l’odore della mamma dato dalla vicinanza con il suo corpo, il suono del suo battito cardiaco per via della posizione verticale che, non a caso, viene chiamata “cuore a cuore” e i benefici della termoregolazione corporea. Non è raro, infatti, che sempre più frequentemente nei reparti ospedalieri si pratichi la marsupioterapia con il genitore - conosciuta anche come Kangaroo Mother Care - soprattutto nei casi di bambini prematuri.

Il babywearing può rivelarsi un ottimo calmante per situazioni di agitazione o di disturbi del sonno del neonato, gli studi più recenti dimostrano infatti come portare i piccoli nei supporti portabebè riduca in maniera considerevole il loro pianto, come il contatto tra la diade apporti benefici per l’allattamento, lo sviluppo motorio e soprattutto quello emotivo sia del neonato che si sentirà protetto, capito e soddisfatto in ogni situazione, sia della madre, che si sentirà più competente nel rispondere ai bisogni del figlio. La maggior parte dei neonati portati in fascia si addormenta in un tempo sorprendentemente veloce: il contatto con la mamma, il movimento e la sensazione di contenimento, favoriscono il rilassamento del bambino, facendogli fare sonni tranquilli. Si dice che ogni fascia portabebè venga cosparsa di “sleepy dust”, la cosiddetta magica polvere di nanna, perchè i neonati che vengono portati in fascia dormono tanto e beatamente. Essere presi in braccio per dormire è quindi un bisogno fisiologico del bambino e, spesso, i suoi orari non seguono un ritmo o una logica su cui il genitore possa fare affidamento per organizzare la giornata, ecco perché l’utilizzo della fascia portabebè può essere un aiuto concreto per accompagnare con dolcezza il neonato verso un sonno sereno e un meritato riposo. La fascia portabebè diviene così una sorta di cordone ombelicale fuori dalla pancia, morbida come mamma, solida e sicura come papà che finalmente può portare il bambino e godersi questi momenti di intimità e rara bellezza.

Scarico perfetto: come togliere un neonato dalla fascia portabebè mentre dorme?
Dipende dalla situazione in cui vi trovate. Se siete fuori casa durante una passeggiata o una commissione o altri motivi, potete tranquillamente continuare a tenerlo addosso, il piccolo continuerà a dormire tranquillamente e sarà protetto da rumori o stimoli che difficilmente lo sveglieranno. Se siete in casa o in un luogo dove è possibile permettere al bambino di riposare in un letto, sarà possibile effettuare la manovra di scarico del bambino, nel gergo del babywearing detto anche “scarico perfetto”, ovvero posizionare il bambino dalla fascia portabebè al letto senza che il piccolo si svegli.

Non spaventatevi se le prime volte i vostri tentativi andranno a vuoto, come in tutte le cose, sarà necessario fare un po’ di pratica prima di raggiungere l’obiettivo tanto desiderato da molte mamme. Nei primi mesi di vita infatti, i bambini tendono a svegliarsi non appena vengono adagiati nella culla o nel lettino. Questo succede perché avvertono un distacco, una sorta di sensazione di vuoto che porta a spaventarsi e quindi poi a svegliarsi. Per dare al bambino la possibilità di continuare a dormire anche una volta adagiato sul lettino abbiamo un piccolo vademecum di consigli che potrete seguire:
• Assicuratevi che il piccolo sia ben addormentato e fate movimenti lenti e rilassati
• Sporgetevi in avanti verso la culla cercando di mantenere il contatto pelle a pelle il più a lungo possibile
• Appoggiandolo sul materasso fate toccare prima i piedi, poi le gambe a seguire il sedere, la schiena e infine la testa
• Copritelo con la fascia stessa, già calda e che “profuma” di mamma

Nei mesi successivi, quando il bimbo verrà portato sulla schiena, per effettuare uno scarico perfetto suggeriamo di sedersi sul letto, sfilare gli spallacci della fascia, inarcarsi all’indietro fino ad appoggiare il bambino al materassi e solo alla fine sciogliere il nodo in vita.

Risulta quindi evidente che la fascia è l'habitat naturale di un bambino, soprattuto se si tratta di un neonato perchè, essere portato cuore a cuore permette al piccolo di riassaporare sensazioni a lui familiari, dall'odore e il calore del corpo della mamma, fino al rumore del battito del suo cuore. Dormire in una fascia elastica permette al piccolo di sentirsi sempre protetto e accudito dalla mamma (o dal papà) e ai genitori di vivere la nuova situazione con meno stress e in modo più consapevole, senza dimenticare che il supporto porta bebè offre anche vantaggi pratici perchè lascia le braccia e le mani libere di svolgere altre attività, che sia anche solo accarezzare il vostro piccolo mentre si trova sul vostro cuore, ad altezza bacio!

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