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Il sonno dei bambini: come, quando e perché non ci fanno dormire

Sonno, questo sconosciuto. Tutte le mamme almeno una volta, quando si incontrano, si chiedono: “Ma il tuo, dorme?”.

Sonno, questo sconosciuto. Tutte le mamme almeno una volta, quando si incontrano, si chiedono: “Ma il tuo, dorme?”. Il bambino, ve ne sarete accorti, non segue i nostri ritmi del sonno, e ci fa restare svegli oltre l'orario accettabile per un adulto impegnato durante tutta la giornata nella gestione della famiglia e spesso anche del lavoro. Come mai? Perché il piccolo si sveglia più volte nel cuore della notte? State tranquilli, è tutto normale. Quando sono così piccoli, i risvegli rientrano nella fisiologia del sonno del neonato. I piccoli potrebbero svegliarsi per fame, perché è passato un po’ di tempo dall’ultima poppata o ancor più probabile quando cercano la coccola. Il bimbo può anche essere però infastidito dal pannolino sporco, o dal caldo. Cerchiamo dunque di capire come cambia il sonno del bambino a seconda dell’età.

Da 0 a 6 mesi: dormono poco, ma spesso 

Partiamo dai neonati, così teneri e ingenui. Fino ai 6 mesi sono un mondo a parte, non hanno il ritmo del sonno – veglia dei bimbi più grandi o degli adulti, anzi: hanno cicli del sonno di anche di 50 minuti! È molto raro che un bebè dorma la notte nonostante sia molto attivo di giorno, la sua giornata sarà scandita da micro sonni che possono variare dalle 2 ore e mezza alle 4 ore. Se fate parte di quei genitori che riescono a riposare durante la notte, siete molto fortunati. Se al contrario venite svegliati in media 4 o 5 volte a notte…non scoraggiatevi, siete in buona compagnia.  

Da 6 a 12 mesi: i cicli del sonno si allungano di 20 minuti

Dopo i 6 mesi, i cicli del sonno si allungano arrivando anche a 70 minuti circa e si concentrano soprattutto la notte, per cui è probabile iniziare a dormire un po' di più rispetto ai primi mesi. Il periodo coincide con lo svezzamento e il sonno pertanto si modifica. Cambiando l’apparato digerente, il bambino mangiando di più, aggiunge alla sua alimentazione nuove pietanze, e può svegliarsi meno spesso dopo le poppate visto che sarà più sazio. Ma non è una regola! Il bimbo, attorno ai 6-8 mesi riesce a interagire di più agli stimoli visivi e uditivi e con l'introduzione di nuovi ritmi legati allo svezzamento, cambia anche la percezione del proprio io, a maggior ragione in questo periodo potrebbero aumentare i risvegli anche dopo un periodo di notti con minor risvegli.

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Da 1 a 3 anni… come cambia la nanna!

Chiudiamo il ciclo parlando brevemente del sonno dei bimbi più grandi, fino a 3 anni. A questa età dormono tra le 11 e le 14 ore al giorno, spalmate tra la notte e un sonnellino pomeridiano, anche se alcuni bimbi potrebbero saltare il sonnellino molto precocemente. In ogni caso potrebbero insorgere casi di risvegli frequenti, pianti o quant’altro, che potrebbero essere provocati ad esempio da quel senso di abbandono che solitamente coincide con il rientro al lavoro della mamma, l'inizio dell'asilo nido o l'accudimento condiviso con nonni e/o baby sitter . Provate a prevenirli con alcuni suggerimenti che possono valere anche per i bambini a partire dai 6 mesi:

1. Ripetete ogni sera e alla stessa ora, prima della nanna, un gesto carino al vostro piccolo, come un massaggio delicato, una ninna nanna, o un bagnetto (siate sicuri che lo gradisca!). Questo rituale porterà il bambino ad associare la routine all'ora della nanna. 

2. Tenete un’atmosfera tenue e silenziosa nella stanza dove dorme il piccolo, in modo che non venga innervosito da nulla, nemmeno dal caldo (nella sua camera tenete non più di 20 gradi).

3. Per aiutare ulteriormente il sistema nervoso svegliate e addormentate il bimbo sempre alla stessa ora

4. Tenete il bebè in camera con voi, fino al primo anno di vita. In questo modo lo potrete controllare e coccolare in caso di bruschi risvegli. E perchè no? Condividete il lettone per ridurre i risvegli e avere più tempo per riposarvi.

5. Se il bimbo ama addormentarsi urante la poppata o in fascia, non negategli questa possibilità. Quando il bimbo riconosce che i suoi bisogni sono pienamente soddisfatti, col tempo può prolungare le ore di sonno a favore di un riposo sereno per tutta la famiglia.


E se le notti vi sembreranno interminabili, sappiate che solo i figli delle amiche dormono tutta notte, gli altri no! ;)

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