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Possiamo evitare che i nostri bambini soffrano durante l'emergenza da Covid-19?

Riflessioni e suggerimenti per evitare che i nostri bambini soffrano durante l'emergenza da Covid-19.

È passato quasi un mese da quando la quotidianità dei nostri bambini è stata spezzata bruscamente per proteggersi dall’epidemia di Covid-19 che ha imposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. E a un mese di distanza il silenzio delle istituzioni verso la condizione dei bambini è assordante.

Perché il decreto governativo non ha preso in considerazione i bambini? Si tratta di una mancanza di attenzione molto grave, in particolare se paragonata ad altre deroghe che sono state invece tenute in considerazione in modo specifico, ad esempio per gli amanti del jogging e i padroni dei cani, a cui hanno dato più risalto rispetto ai sacrifici chiesti ai bambini. E nessuno ne parla, almeno non a livello ufficiale. In questo frangente le mamme sui social si sono divise, da una parte ci sono quelle che, osservando i loro figli, li trovano sereni e tranquilli , dall’altra parte ci sono le mamme che sono più preoccupate perchè notano cambiamenti e reazioni non positive nei propri bambini. Quest’ultime li vedono cercare il contatto umano molto più di prima, svegliarsi la notte quando avevano smesso di farlo, chiedere cibo in continuazione, parlare senza sosta.

E’ evidente che ogni bambino elabora questa nuova condizione in modo diverso, anche - e soprattutto - a seconda dell'età, infatti se sono molto piccoli non hanno le capacità per esprimere verbalmente sentimenti o preoccupazioni. Ma ai nostri figli mancano le relazioni e la scoperta, due attività indispensabili per la loro crescita. Perché i bambini, senza provare il senso di appartenenza a una comunità e senza universi paralleli da esplorare e scoprire, non sono bambini. E per questo vivono una sorta di tempo sospeso, estremamente difficile da capire e da rielaborare (pensate a quanto è difficile per noi adulti e moltiplicatelo infinite volte).

Vorremmo sottolineare che, in questa situazione, ogni reazione è lecita, nessun genitore deve colpevolizzarsi o giudicare gli altri, bisogna evitare che nascano discussioni sulle competenze genitoriali altrui. Quello che possiamo fare è condividere – come ci piace fare di solito – esperienze, opinioni e consigli che, speriamo, possano alleggerire questa situazione. Perchè, care mamme, come tutte noi sappiamo bene questi sono giorni di grande cambiamento, dobbiamo restare a casa per sconfiggere questa pandemia che è prepotentemente entrata nelle nostre vite, e questo ci porta ad essere ancora più in simbiosi con i nostri bimbi. Siamo state sbalzate in una nuova quotidianità, fatta di scuole chiuse, smart working, compiti, spesa, faccende domestiche, insomma tutto quello di cui ci occupavamo prima con qualche aggiunta... che sicuramente ci richiede uno sforzo maggiore.

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E allora che fare? Come cercare di evitare che i nostri bambini soffrano? Come rendere più gestibile la situazione anche per noi genitori?

Ovviamente non abbiamo la risposta giusta, possiamo invece confermare che, ora più che mai, abbiamo bisogno di contatto, di restare in uno “stato di quiete” il più possibile, ecco allora che il babywearing può diventare il nostro alleato perfetto per questo momento. Iniziare a usare la fascia portabebè o portare con il marsupio per vivere meglio il quotidiano può essere utile durante queste giornate molto impegnative. 

Anche se le lunghe passeggiate all’aria aperta sono state vietate, possiamo trarre vantaggio dall’utilizzo dei supporti per mille altre attività, occuparsi dei bambini più grandi affiancandoli durante i compiti per esempio, fare i lavori in casa, adattarsi alla nuova realtà di smart working senza rinunciare al contatto con i nostri piccoli, uscire in giardino per prendere una boccata d’aria fresca senza allontanarsi da casa. Infatti, il portare è un complice da sfruttare appieno in questo frangente per sopravvivere, perchè, come ben sappiamo, molteplici sono i benefici del babywearing.

Possiamo certamente parlarvi dei molteplici benefici del babywearing, per esempio possiamo affermare che i bambini portati addosso a mamma e papà piangono di meno rispetto a quelli che non lo sono e, creare un clima sereno e disteso in questi giorni crediamo sia fondamentale; oppure possiamo confermare che i bambini portati possono rifugiarsi nelle braccia della mamma quando sono sovraccaricati dagli stimoli esterni, e forse in questi giorni, proprio di questo hanno bisogno i nostri bimbi, di un rifugio sicuro in cui approdare quando sono in balia della situazione.

Per i più grandi, vorremmo suggerirvi un’idea, invece di intrattenerli con mille attività diverse, dategli il cellulare in mano (si abbiamo detto proprio cellulare!), fategli registrare messaggi per i loro amici, lasciate che si guardino - anche se solo da lontano - che si dicano cose per voi ridicole e insensate, lasciate che sappiano che i loro amici ci sono e che presto potranno tornare a frequentarli. Fate videochiamate, con nonni, zii, amici e - se potete - anche insegnanti… ridategli un po' del loro mondo attraverso immagini familiari che possano consolarli e tranquillizzarli.

E poi abbracciateli forte, parlate con loro ma senza esasperare le loro paure, ditegli la verità ma filtratela per loro, fatevi vedere tristi e spaventati (sempre filtrando per mettervi al loro livello), perché sappiano che quello che stanno provando è normale, che anche i genitori provano le loro stesse emozioni. Far capire ai nostri bambini che “restiamo lontani oggi per poterci stringere più forte domani” è, in realtà, una prova d’amore

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