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Perché anche tu sei una mamma ad alto contatto e forse non lo sai

Perché anche tu sei una mamma ad alto contatto

Hai mai pensato che potresti essere una mamma ad alto contatto ma non sai di esserlo? Vivi le giornate tentando di assecondare le necessità di tuo figlio neonato, ascolti i suoi pianti, cerchi di capire come calmarlo e alla fine ti adatti a lui e fai la cosa più semplice e naturale per una madre. Lo prendi in braccio e lo tieni stretto a te come per renderlo parte del tuo stesso corpo. Te lo avvicini così tanto da fargli sentire il respiro e ti accorgi che coccolarlo, fargli sentire la tua voce o baciarlo di continuo è un’ottima terapia anti pianto.

Hai vissuto almeno una volta queste sensazioni? La prima cosa che ti senti dire su questo comportamento è che una mamma ad alto contatto – perché è così che si chiama - è debole e permissiva con suo figlio, proprio perché gli concede questo rapporto corpo a corpo, intenso e speciale.
Crescerai un figlio mammone, di quelli appiccicosi che non si vogliono mai separare dalla mamma. Diventerà troppo viziato, troppo dipendente dai genitori, troppo tutto. Questi e tanti altri sono luoghi comuni da sfatare, idee sbagliate e falsi miti che si hanno sull’Attachment Parenting (AP), una filosofia di pensiero che ha un forte legame con il babywearing o arte del portare ad alto contatto.

Il babywearing è una filosofia educativa che si basa sul legame corporeo tra mamma e figlio. Prevede il portare addosso il bambino, sia con la fascia porta bebè sia con il marsupio, ma anche allattare al seno a richiesta o non fargli mancare tutti i momenti corpo a corpo che lui richiede. Mette in risalto i gesti più antichi della mamma che accudisce suo figlio e quindi l’accarezzare, il cullare, l’abbracciare e il baciare, il guardarsi negli occhi da vicino, sorridersi, conoscersi a fondo.

Questo approccio offre diversi benefici psicofisici alla diade. Per la mamma è molto importante perché la aiuta ad allontanare lo stress e a prevenire la depressione post partum, a sentirsi più competente nella gestione del neonato, a conoscerlo meglio, aumentando il senso di adeguatezza nell’accudimento. I benefici per il bambino sono risaputi e non è vero che il bambino crescerà più viziato. Le coccole non hanno mai fatto male a nessuno, soprattutto se mirate a un’educazione ben precisa, da non confondere con il vizio. Un bambino ad alto contatto cresce in un ambiente sereno in cui può sperimentare sentimenti positivi di autostima e benessere interiore, in una comunicazione pelle a pelle che rilascia energia vitale per la sua crescita.

sei una mamma ad alto contatto

Che cosa significa accudire il bambino ad alto contatto

Ci sono bambini che nascono con un’insaziabile voglia di coccole. Le chiedono di continuo, hanno bisogno di sentire l’odore della mamma, di addormentarsi sulla sua spalla. La loro non è una richiesta dettata dal vizio; semplicemente un bisogno fisiologico che li calma e li aiuta a controllare le loro emozioni di neonati. Possono farsi capire solo con il pianto ed è grazie a esso che riescono a manifestare il loro bisogno primario di contatto.

La scelta più semplice per accudire un bambino ad alto contatto è proprio quella di assecondare i suoi bisogni mettendosi in ascolto. Tutti i bambini esplicitano ogni giorno - in maniera diversa - i loro bisogni che nascono da un desiderio di affetto che conosce una sola cura: la stretta vicinanza con mamma e papà.
Perché non assecondare questo bisogno? C’è ancora troppa disinformazione su questo tema, concezioni antiche, legate ai pensieri del passato che arrivano da nonne e parenti, spingendo i genitori a pensare che accudire un bambino ad alto contatto significhi renderlo dipendente dalla mamma, insicuro e fragile. Eppure non è così. Crescere un bambino in questo modo è prima di tutto un gesto d’amore e il babywearing aiuta a portare avanti questa scelta educativa in maniera naturale.

Portarlo addosso grazie a un marsupio ergonomico o una fascia porta bebè aiuta a sentirsi corpo a corpo con il bambino, avvicinarlo a sé per rendere mamma e figlio un’unica entità (il cosiddetto bonding) è una scelta che stimola la crescita sana e ha effetti positivi sullo sviluppo fisico del piccolo. Favorisce una posizione corretta della colonna vertebrale, combatte le coliche neonatali e previene la displasia dell’anca. Insomma, ha benefici sull’umore ma anche sulla crescita fisica.

Quindi chi sono le mamme ad alto contatto? Sono le madri come te, che non hanno paura di mostrare le loro emozioni e vivono la comunicazione pelle a pelle come qualcosa di speciale, da condividere e sperimentare insieme al proprio figlio. Sono madri che vivono la maternità con serenità e la trasmettono al piccolo con cui trascorrono ogni momento della giornata, per aiutarlo ad approcciarsi alla vita con più sicurezza e gioia.

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